A SPASSO CON DAISY

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Atlanta, 1948. La ricca signora del Sud Daisy Werthan è obbligata dal figlio ad assumere un autista di colore, Hoke Colburn, dopo aver avuto un incidente automobilistico. La relazione tra i due è inizialmente difficile a causa della ritrosia della vecchia signora nei confronti dell’impiegato, ma con il passare del tempo Daisy è costretta a rivedere le sue convinzioni ed instaura con Hoke un rapporto prima cordiale e poi decisamente amicale. La commedia si conclude nel 1973 quando Daisy, ultranovantenne e confinata in una casa di riposo,confessa a Hoke che lui è stato il più grande amico che abbia mai avuto.

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Personaggi: 2 uomini – 1 donna

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Recensioni

  1. MTP

    A spasso con Daisy @ Teatro Manzoni – Roma
    Marzo 1, 2015

    Il palco del Teatro Manzoni ospita l’adattamento e la messa in scena di Carlo Alighiero dell’opera teatrale A spasso con Daisy, scritto da Alfred Uhry e dal quale emerge con sapiente verità e delicatezza tutto il mondo della sofferenza paziente e taciuta della diversità. Il soggetto originale ha avuto molto successo e vinto il Premio Pulitzer nel 1988 e anche il film da esso tratto ha vinto ben quattro premi Oscar nel 1990. La pièce affronta un problema importante come quello del razzismo da una prospettiva insolita ed originale, senza scene violente o particolarmente forti e con i toni della commedia divertente.
    E’ una storia di amicizia, che nasce nonostante i pregiudizi tra Daisy e il suo autista di colore Hoke. Daisy è una ricca signora anziana, interpretata da una meravigliosa Elena Cotta, vincitrice della Coppa Volpi alla 70° edizione del Festival di Venezia nel 2013 come migliore attrice per il film Via Castellana Bandiera. Dopo qualche piccolo incidente, il figlio Boolie, interpretato da Luca Negroni, decide di assumere l’autista di colore Hoke, interpretato da un fantastico Timothy Martin. Hoke dimostra una grande pazienza con la signora, inquieta e incapace di accettare il passare del tempo, ma anche preoccupata di apparire arrogante agli occhi degli altri per la sua ricchezza. I dialoghi tra i due, i loro battibecchi, l’iniziale diffidenza di Daisy, l’ironia e la dignità di Hoke: tutto è delicato e mai banale e viene reso magistralmente dalla regia di Carlo Alighiero, che utilizza anche filmati, a cura di Andrea Carpiceci e Angelica Novak, che aiutano ad immaginare i continui spostamenti in macchina, altrimenti molto complicati da rendere a teatro. La storia accompagna i protagonisti per 25 anni della loro vita, raccontando il nascere e il crescere del rispetto reciproco e di una iniziale distanza che diventa pian piano amicizia, specchio dell’evoluzione che la stessa società americana ha vissuto in quel periodo.
    Una scenografia essenziale e efficace, a cura di Armando Mancini, che grazie alle luci di Mirco Coletti ed ai filmati, rendono lo spettacolo piacevole ed efficace, regalando quel retrogusto di riflessione che non guasta mai.
    In scena fino al 22 marzo ed adatto a tutti, questo nuovo spettacolo è da non perdere al Teatro Manzoni, che ci abitua ad una programmazione di grande livello.

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