RESOCONTO DI MORTE

“Resoconto di morte” è una storia con pochi personaggi, intrisa di suspense e colpi di scena, dove delitti e messinscena ne accrescono l’intensità. Tony Reed, un pittore di fama, vive con Megan, sua ex-modella e adesso moglie, in una villa di lusso accanto a un parco, scena di un efferato delitto: una notte, Alison, prima moglie di Tony, viene misteriosamente uccisa mentre passeggia con il suo cane nel parco. Le indagini conducono verosimilmente a un barbone che viene accusato e condannato per omicidio colposo, scontando pertanto una lunga pena.
Un bel giorno a casa Reed si presenta sotto false spoglie un certo Todd, il quale dice di occuparsi dell’assistenza alle famiglie coinvolte in spiacevoli avvenimenti e rivela che all’assassino di Alison è stata accordata la libertà condizionata per aver finalmente confessato la sua colpevolezza. Solo in seguito Todd svela di essere un assassino di professione che uccide su richiesta di coloro che credono che la giustizia non abbia condannato sufficientemente i killer delle proprie vittime e propone a Tony di uccidere l’assassino di Alison. La storia prende però una piega del tutto inaspettata, puntando i riflettori sulla pena di morte e sull’arbitrarietà e inaffidabilità della legge che frequentemente condanna innocenti pur di salvare la facciata del perbenismo. I colpevoli resteranno a lungo impuniti, ma la giustizia verrà proclamata nel bene dell’umanità: il vero assassino verrà spontaneamente allo scoperto ricevendo (forse…) la giusta pena, mentre i fantasmi del passato cesseranno di esistere.
Questa opera di Eric Chappell mette in risalto l’arbitrarietà della giustizia nonché i pregiudizi radicati da secoli nella mentalità comune della gente che come una malattia infettiva, gradualmente logorano il tessuto sociale, assorbendone e assoggettando a sé anche coloro che godono di ottima salute.