SIMON, Neil

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Autore drammatico statunitense. Nessuno scrittore ha tanto scritto per i palcoscenici di Broadway quanto Neil Simon. La sua carriera di commediografo è iniziata con la televisione per passare però ben presto al teatro dove ha debuttato (1960) con “Come Blow Your Horn”. Dopo “Horn” ha scritto innumerevoli spettacoli per Broadway tra i quali “The Prisoner of the Second Avenue”, ma la fama è arrivata con il grande successo di “Barefoot in the park” che è stato rappresentato a Broadway per quasi quattro anni per un totale di 1532 repliche. Durante questo periodo ha scritto altre commedie: la vincitrice del “Tony”, “La strana coppia”(La strana coppia, interpretata in Italia da Renato Rascel e Walter Chiari) e “Star Spangled Girl”. I suoi successi più recenti sono “Plaza Suite”, “Last of the red hot lovers”, “California Suite”, “I ought to be in picture” e “Sunshine boys” (“I ragazzi irresistibili”, presentata in Italia dalla coppia Caprioli-Carotenuto e qualche anno fa dai nostri Scaccia e Fiorentini. La prima avventura cinematografica è stata la versione filmata di “Barefoot” che è stato il film più lungamente rappresentato al Radio city Musical Hall di New York, superato soltanto nella stagione successiva dalla versione cinematografica della sua “Strana coppia”. Un premio Pulitzer è stato assegnato a Simon per la sua ultima commedia “Lost in Yonkers”, che ha fatto impazzire Broadway.
Se non ci fosse un Simon nel teatro americano (e le sue traduzioni in quello italiano) bisognerebbe inventarlo. Un grande artigiano scenico, una fabbrica inesauribile di battute efficaci e di situazioni imbarazzanti, una prolificità senza passi falsi, un buon rapporto con la tradizione “reclusoria” del teatro anglosassone e quell’attenzione ai mutamenti del costume che permette alla gente di identificarsi – e magari ai critici di parlare di realismo – un fenomeno unico nel teatro contemporaneo che si potrebbe paragonare solo a certi artigiani della drammaturgia ottocentesca, come Feydeau.