LA SCHIAVITU’ DELL’AMORE

Un noto scrittore – una sera che si trova solo in casa – riceve la visita di una giovane e bella signora, che dopo avergli espresso la sua incondizionata ammirazione per la sua opera letteraria, gli confessa che il tema delle sue opere l’ha influenzata al punto da indurla a lasciare il marito, del quale non condivide il modo spregiudicato di condurre i propri affari. Lo scrittore rimane intrigato dalla sua visitatrice e tra un discorso e l’altro il tempo passa: quando la visitatrice decide di andarsene a passare la notte in albergo è ormai impossibile trovare un mezzo di trasporto; lo scrittore propone dunque alla sua ospite di pernottare in casa sua. La mattina dopo, all’alba, la moglie dello scrittore ritorna con i figli da un fine settimana in campagna, e trova la giovane ospite in casa. Non è difficile per la moglie trarre ovvie conclusioni riguardo alla sua presenza, e dopo averla affrontata senza mezzi termini, ha anche una burrascosa spiegazione con il marito, che accusa di avere approfittato della sua assenza per portarsi in casa quella crede essere l’amante di lui. Entra in scena anche il marito della giovane bella signora, convinto anche lui che la presenza della moglie nella casa dello scrittore sia indice di un tradimento. Lo scrittore, offeso dalla mancanza di fiducia da parte della moglie, decide di andarsene lui da casa. Ma sia la moglie che la scomoda ospite lo dissuadono: tutto torna come prima, almeno apparentemente.