IL GRANDE TENNISTA

Una commedia in atto unico, molto intensa, che ci presenta freneticamente gli eventi salienti della vita di un uomo, il grande tennista americano William Tatem Tilden II, meglio conosciuto come “Big Bill”. Un personaggio dalla personalità carismatica, Tilden ebbe il pregio di elevare il tennis da semplice passatempo per ricchi annoiati, a uno sport di calibro internazionale, accomunando, intimamente, uomini e donne di tutte le razze.  Nella vita e nello sport cercò sempre di tenere un comportamento impeccabile e decoroso, ma suo malgrado non riuscì a non cadere “in tentazione”, cedendo alla sua unica debolezza: l’omosessualità. Una vita coronata di successi che costantemente e coerentemente egli condusse senza mai accettare il “vile denaro”, perché il denaro è corruzione e la sua anima era devota alla purezza e la lealtà, virtù che lo accompagnarono sia nella vita di tutti giorni sia sul campo da tennis contro avversari imbattibili. Scrisse molti libri sul tennis, si dedicò al teatro in qualità di sceneggiatore e attore, senza però mai raggiungere la grandezza che egli aveva conquistato nel tennis. Ma l’auto-condanna per la sua “anima corrotta” fu il difetto più grande di Tilden, ciò che involontariamente lo condusse a violare la legge e che inesorabilmente gli costò la prigione. Ineccepibile nella condotta, Tilden aveva anch’egli le sue debolezze da essere umano che lo portarono a sentire dentro di sé e al di fuori di sé la condanna sociale che gradualmente lo condusse prima verso la gloria e poi verso la morte spirituale e fisica.